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10 Curiosità e stranezze sui libri...

Buon pomeriggio cari lettori!
Oggi è lunedì, febbraio volge quasi al termine e io come sempre ho deciso di prendermi qualche minuto con voi per chiacchierare un po'.
Quello di cui voglio parlarvi oggi, ovviamente, sono libri, ma in maniera un po' diversa: infatti non voglio consigliarvi libri da leggere o dirvi quelli che vorrei leggere io; oggi mi sono documentata tanto, così da riportarvi...



10 CURIOSITÀ E STRANEZZE SUI LIBRI!

1. Forse non sapete (o forse sì, perchè la notizia ha fatto il giro del mondo) che in America, esattamente nella biblioteca dell'università di Harvard, è stato ritrovato un libro di Arsène Houssayè, intitolato "Des destinées dell'ame" (I destini dell'anima), risalente al 1880 e rilegato in pelle umana!
Sì, avete capito bene e non ho sbagliato a scrivere. Pelle umana.
Lo si evince dalla dedica scritta sul libro, che poi fu regalato dall'autrice stessa ad un amico. 
"Guardando attentamente se ne vedono i pori. Un libro sull'anima umana merita di avere una copertura umana."
La cosa risulta un po' inquietante, ma documentandomi ho scoperto che non era poi così fuori dal normale rilegare un libro in pelle umana, infatti questa strana pratica era chiamata bibliopegia antropodermica. A portare avanti questa folle pratica erano sopratutto i medici dell'epoca, che avevano anche clienti abbastanza perversi e ben disposti a donare la loro pelle una volta morti per permettere di rilegare altri libri. Erano sopratutto le donne a preferirli, dato che poi la pelle sembrava rimanere morbida e porosa per molto tempo, pare lo trovassero piacevole.
Io lo trovo spaventoso ed inquietante.

Libro rilegato in pelle umana - fonte laRepubblica.it
2. Nel 2010, alla New York Society Library (la biblioteca più antica della città), è stato restituito un libro preso in prestito da George Washington nel 1789.
Dopo 221 anni di ritardo agli eredi del presidente sarebbe costato più di 300 mila dollari, ma per fortuna la multa è stata condonata: in fondo al fondatore degli Stati Uniti d'America si può perdonare anche un ritardo di 221 anni nella restituzione del libro.
Se vi può interessare, il libro in questione era "The Law of Nations" di Emere de Vattel, fu preso in prestito da Washington in persona esattamente il 5 Ottobre del 1789 e avrebbe dovuto restituirlo il 2 Novembre dello stesso anno. In caso contrario avrebbe dovuto pagare una penale di due pence per ogni giorno di ritardo.
Il libro fu trovato proprio nella casa di Washington (che oggi è, ovviamente, un museo)la fondazione che gestisce il museo ha rimediato alla dimenticanza donando alla biblioteca una copia dello stesso libro e sopratutto della stessa edizione, così da poter fare assolvere il caro presidente Washington.

Law of Nations - New York Society Library
3. Il libro più piccolo del mondo si trova a Cesena, nella grande Biblioteca Malatestiana, era stato scritto da Galileo Galilei in persona per Madame Cristina di Lorena.
Il piccolissimo tomo risale al 1896, è grande cm 1.7x1.2, è di 106 pagine ed è il più piccolo libro stampato con caratteri mobili. 
Il volume contiene la lettera rivolta da Galileo alla Granduchessa Madre Cristina di Lorena.
Era un vero trattato dei rapporti tra scienza e fede, una decisa rivendicazione della assoluta libertà della scienza, di fronte a qualsiasi religione e a qualsiasi teologia.
Il libro è il più piccolo al mondo leggibile senza lenti, ciò vuol dire che ve ne sono di più piccoli ma che hanno bisogno di un ausilio per essere letti.
La difficoltà nel creare un libro così piccolo non è nella misura delle pagine, ma è nel creare un corpo di carattere (perché sappiamo che il libro venne scritto con la tecnica della stampa a caratteri mobili) così piccolo da essere chiaramente leggibile.


4. Il romanzo più lungo della storia, invece, è stato scritto da Henry Darger (1892 - 1973), conta ben sedicimila pagine ed è stato scritto in sette lunghissimi anni.
Il romanzo si intitola "The Stoy of the Vivian Girls, in What is known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion", un titolo degno del numero di pagine del libro, direi!
L'opera è considerata una OUTSIDER ART; ne è stato ritrovato il manoscritto intero dopo la morte dell'autore.



5. Il libro più costoso del mondo? Nel 2009 lo scrittore Tomas Alexander Hartmann ha presentato a Dubai il suo libro, considerato il più caro della storia. Il prezzo così alto è dovuto dal contenuto: infatti, spiega Hartmann, ha cercato di racchiudere in 300 frasi, in sole 13 pagine, le tre grandi domande dell'uomo: Da dove veniamo? Dove andiamo? Qual è il nostro compito?
Il tutto racchiuso in una copertina di oro fino.
La copia verrà tradotta nella lingua dell'unico nababbo compratore del libro ed a lui passeranno tutti i diritti del libro. 

6. Il primo fumetto del mondo risale alla fine dell'Ottocento, in America, sul supplemento domenicale del New York Journal appare un racconto comico a vignette per la prima volta, intitolato Yellow Kid, firmato Richard Felton Outcault.
Il primo fumetto ha come protagonista un bambino vestito di giallo che raccontava tutte le novità di quartiere della settimana in una sola striscia.
Yellow Kid conquista immediatamente il cuore di grandi e piccini, così da far sì che il fumetto venga definito una vera e propria arte comunicativa e di svago a tutti gli effetti.

La prima striscia di Fumetti della storia - New York Journal

7. Il libro più misterioso al mondo è ancora il Manoscritto di Vyonich, pare che sia scritto in una lingua a noi sconosciuta. Non lo dicono in pochi, si contano in cento anni più di 1600 studiosi da ogni parte del mondo e di ogni tipo che hanno cercato di decifrarlo senza risultati.
Non si è stabilita un'epoca precisa a cui il volume risale, né il suo autore. 
La storia del ritrovamento narra che nel 1912 il collezionista polacco Wilfrid Voynich lo acquistò a Frascati, nel collegio gesuita, tra alcuni tomi messi in vendita dai religiosi per ristrutturare la villa.
Il collezionista, con sua grande sorpresa, trovò all'interno del libro una lettera destinata al poligrafo Athanasius Kircher, scritta dal medico reale di Rodolfo II di Boemia, egli chiedeva la traduzione e la spiegazione del manoscritto, che non fu mai portata a termine, proprio a causa della difficoltà del codex. All'interno, infatti, sono scritte frasi in un alfabeto ignoto, parole incomprensibili, illustrazioni di costellazioni mai esistite.



8.  Harry Potter è stato censurato in America per motivi religiosi!
Proprio così, il nostro adorato maghetto, che ci ha insegnato tanto, che ci ha fatti crescere, che noi crediamo ci abbia reso persone migliori, in realtà secondo gli uomini di chiesa statunitensi è tutto un inganno. Pare che J. K. Rowling, scrivendo Harry Potter, non si sia resa conto di insegnare ai giovani le pratiche oscure della magia sfruttando nobili valori come l'amicizia, la lealtà e l'amore per la famiglia. Il nostro caro mago, così, si infila nella lista dei libri più censurati d'America.
Pare che infatti abbiano provato a vietare la vendita nelle librerie Americane già dal 1999 al 2001.



9. Un altro divieto davvero assurdo viene dalla Cina, riguarda i libri e i cartoni animati di Winnie the Pooh e tutto ciò che lo riguardi, penso.
Proprio il piccolo orsetto, tanto amato dai bambini (secondo me anche da quelli cinesi) , secondo loro ricorda troppo il presidente cinese Xi Jinping. Infatti ogni contenuto che riguarda Winnie the Pooh, in Cina, viene segnalato come contenuto illegale!



10. Alice nel paese delle Meraviglie fu scritto per una bambina che esisteva davvero e di cui l'autore Carrol era innamorato. Fermi tutti, Carrol non era un pedofilo, ammette egli stesso che non avrebbe mai sfiorato Alice Liddel (il cognome della vera Alice) neanche con un dito. I genitori erano amici di famiglia dell'autore. Così un giorno durante una gita in barca la bambina chiese a Carrol di raccontargli una storia e da lì nacque Alice nel Paese delle Meraviglie.
Tutto viene raccontato nell'edizione Rizzoli dei Grandi Classici Deluxe di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo Specchio", dove sono spiegati i riferimenti a quei personaggi che sembrano non avere senso.
In realtà "Alice nel paese delle Meraviglie" è un romanzo molto politico, camuffato da questa storia assurda di nonsenso, dove tutto ha senso. 




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