Salve cari Lettori,
benvenuti anche oggi sul blog. Spero sempre che stiate tutti bene e che stiate rispettando quelle poche e semplici regole che ci sono state date: prima tra tutte quella di RIMANERE IN CASA. Per aiutarci a viaggiare senza violare alcuna regola, Claudia e Gaetano di @thebookmark.it (visitate il blog) hanno dato inizio ad un progetto a dir poco stupendo: si tratta di #ilgirodelmondoin12letture. Il progetto è iniziato proprio questo mese e consiste in un viaggio di un anno tra le pagine di libri ambientati sempre in posti diversi: per questo mese abbiamo iniziato dal Nord Africa. Claudia ci ha suggerito sul gruppo Telegram diversi titoli ambientati in Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto. A scegliermi (perchè non sono stata io a scegliere il libro che ho letto per questo mese) è stato "Le Voci di Marrakech" di Elias Canetti.
Edito per la prima volta nel 1968, Le Voci di Marrakech è un diario di viaggio tenuto dall'autore, che per la prima volta si confronta con un ambiente completamente diverso dal suo. Elias Canetti si trova, infatti, a passare dall'ambiente moderno dell'Europa - appena uscita dall'esperienza della guerra - all'atmosfera primitiva e anomala del Marocco. Il diario si presenta come una sorta di raccolta di racconti, ognuno con un suo tema centrale, ma tra loro tutti collegati.
"Quando si viaggia si prende tutto come viene, lo sdegno rimane a casa. Si osserva, si ascolta, ci si entusiasma per le cose più atroci solo perché sono nuove. I buoni viaggiatori sono gente senza cuore."
In questa serie di racconti, Canetti, ci porta nella vera ed intima anima del Marocco: tra cammellieri, ciechi, mendicanti e misteriose donne velate, ci prende per mano e ci porta nella Mellah - il quartiere ebraico di Marrakech - e con parole crude ma delicate ci descrive minuziosamente la città marocchina e come lui stesso l'ha vissuta. Per me è stata una lettura davvero bellissima, a tratti angosciosa e dolorosa, troppo vera; sotto molti altri aspetti sorprendente e delicata. La penna dello scrittore è estremamente descrittiva, dettagliata e soave. Avrei voluto che quel piccolo libriccino non finisse mai, avrei potuto leggere infiniti racconti della sua permanenza a Marrakech.
È una lettura che si divora in davvero pochissimo tempo, che stringe il cuore e che lo libera poco dopo. A tratti sembra che l'autore voglia giocare con i sentimenti di chi legge, poi però ci si rende conto che non ha fatto altro che descrivere quello che egli stesso provava in quell'esatto momento. È stata davvero una splendida esperienza, avrei voluto che quel libro non finisse mai. Mi ha permesso di riflettere sulla nostra cultura e su quanto sia diversa da tante altre, su quante possibilità abbiamo noi donne, su quanto diverse siano le usanze degli altri paesi e come siano fortemente radicate nelle menti e nelle vite stesse delle persone; complice, soprattutto, la sensibilità linguistica dell'autore e il suo modo avvolgente di raccontare una cultura primordiale.
“Davvero in quel momento mi sembrò di essere altrove, di aver raggiunto la meta del mio viaggio. Da lì non volevo più andarmene, ci ero già stato centinaia di anni prima, ma lo avevo dimenticato, ed ecco che ora tutto ritornava in me. Trovavo nella piazza l’ostentazione della densità, del calore della vita che sento in me stesso. Mentre mi trovavo lì, io ero quella piazza. Credo di esser sempre quella piazza.”
Una lettura che vi consiglio vivamente, soprattutto in questo periodo, per evadere e fare un viaggio tra le pagine di un libro. La scrittura altamente descrittiva vi aiuterà a figurarvi davanti agli occhi ogni strada, ogni volto, ogni dettaglio; vi sembrerà di trovarvi a Marrakech, almeno fino a che non volterete l'ultima pagina.
Spero di trovare altri libri così belli, magari sempre durante #ilgirodelmondoin12letture, ringrazio vivamente Claudia per questo viaggio che ci ha permesso di fare, per questa splendida idea e non posso astenermi dal dirvi, come sempre...
Leggetelo!
Ps. Se volete accompagnare la lettura di questo, o di altri lbri ambientati in Marocco, ho creato una Playlist Spotify a tema!
Ps. Se volete accompagnare la lettura di questo, o di altri lbri ambientati in Marocco, ho creato una Playlist Spotify a tema!
Baci
Coraline 🌷💙
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