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Marvels - K. Busiek, Alex Ross

Buonasera cari lettori,
verso la fine di novembre, pochi giorni dopo la scomparsa del grande Stan Lee, ho letto e concluso in un solo giorno la serie completadi Marvel edita da Panini Comics. In onore del grande maestro ho deciso di leggere proprio una delle sue serie preferite.
Ci ho messo un po' a scrivere la recensione, ho lasciato passare più di un mese: devo ammettere che si è rivelata un'ardua impresa mettere insieme tutto quello che ho letto, spiegare per bene l'origine e il significato dei fumetti, il tutto senza fare alcuno spoiler.

Adesso mi sento pronta per parlarvene e spero che anche voi, sopratutto se amanti dei fumetti come me, abbiate la possibilità di leggere e ammirare queste tavole così belle. Con questa serie di fumetti Kurt Buseik si è davvero superato, ci ha donato un'altra visione dei supereroi, ed Alex Ross ci ha donato delle magnifiche illustrazioni, quasi fosse entrato nella testa dello scrittore.

Marvels viene pubblicata per la prima volta nel 1944, è ambientata tra gli anni '40 e gli anni '70. Nella città di New York il giornalista fotografo Philip Sheldon si trova ad assistere ad un evento che ha cambiato il mondo per sempre: la nascita dell'Originale Torcia Umana. Un androide creato dallo scienziato Phineas Horton viene presentato ad un evento scientifico, quando però ci si rende conto che qualcosa non va in questo androide: prende fuoco da solo, senza distruggersi. Così durante la sua stessa presentazione Horton, suo creatore, decide di distruggerlo nella camera di vetro. L'androide riesce però ad evitare la morte e scappare.

Il vero protagonista di questa serie è proprio il giornalista Philip Sheldon, che sin da bambino rimane colpito ed affascinato dalle popolari "Meraviglie" (Marvels, appunto), i supereroi che salvano il mondo dalle catastrofi e dai nemici che si imbattono su di esso. Quello che c'è di diverso in questa miniserie di fumetti, come già accennato, è il fatto che stravolge tutto ciò che fino ad ora si pensava dei supereroi: li abbiamo sempre visti buoni, li abbiamo etichettati come i difensori del pianeta, anime buone nel profondo, ma non li abbiamo visti mai veramente.

Kurt Buseik riflette davvero su cosa succederebbe se le Meraviglie esistessero davvero, dell'impatto che avrebbero su noi esseri umani; dagli occhi del fotografo Philip Sheldon, dall'obiettivo della sua macchina fotografica, riusciamo a vedere che gli uomini non amano le Meraviglie, l'umanità non è devota a loro come tutti abbiamo pensato fino ad ora, l'umanità li considera diversi.

Con gli occhi di Philip riusciamo a renderci conto di quanto ci farebbero sentire inutili i supereroi, se davvero esistessero; di quanto saremmo impotenti sulle disgrazie del mondo se loro pensassero sempre a tutto; di quanti nemici, realmente, attirerebbe la loro forza spropositata. Gli umani per la prima volta, sotto sapiente mano di Buseik, si rendono conto che la prima cosa da cui devono veramente difendersi sono proprio i supereroi, cercano di non renderli esempi per i loro figli.

Marvels è una miniserie che ho letteralmente divorato, che mi ha commossa, mi ha fatto pensare: anche con i supereroi sulla terra, per noi umani la paura più grande ed intrinseca è sempre e comunque il diverso. Qualcosa che potrebbe rivelarsi migliore di noi, più grande, ci mette sempre sulla difensiva. Mi ha fatto pensare alle diversità religiose, fisiche, razziali. Mi ha commossa perchè mi ha fatto pensare a quanto siamo piccoli e a quanto abbiamo bisogno di sentirci grandi.
Una storia che fa riflettere.

Come sempre
Leggetelo!
Baci
Coraline 🌷💙

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