Buon pomeriggio e buona domenica a voi amici Lettori!
Oggi, dopo un paio di giorni dalla conclusione della lettura, ho deciso di riportarvi la recensione de "La mia famiglia e altri animali", un piccolo e dolce capolavoro autobiografico di Gerald Durrel, un naturalista, zoologo ed esploratore britannico, vissuto dal 1925 al 1995.
Ho iniziato questo libro addirittura il mese scorso, ci ho messo un po' a leggerlo, ma non perchè fosse noioso, anzi! Semplicemente non avevo tanto tempo di rifugiarmi in quei boschi pieni di animali come avrei voluto.
In questo libro, che Durrell scrive nel 1975, viene minuziosamente descritta la sua vita di tanto tempo prima: in particolare, il libro si sofferma sui cinque anni che lui e la sua famiglia hanno trascorso nell'isola greca di Corfù. Inizialmente, come specifica l'autore anche in quarta di copertina, lo scopo era quello di stilare un resoconto degli animali e, in generale, della storia naturale dell'isola, fino a quando - come sono soliti fare - i suoi familiari si sono intrufolati tra le pagine del libro e non c'è stato verso di tirarli fuori.
Tutto inizia quando un membro della famiglia, Larry (fratello maggiore di Gerald) riceve una cartolina da un amico che si trova in Grecia ed avanza la proposta alla madre vedova di trasferirsi tutti insieme a Corfù; lei accetta senza esitazioni ed in men che non si dica la famiglia Durrell trasloca in Grecia. Tutti avevano portato lo stretto indispensabile: Larry, figlio maggiore appassionato di letteratura, dopo mille peripezie e crisi di panico riesce a scegliere i libri da portare con sè, Leslie, secondogenito, da grande appassionato di fucili quale era portò solo due rivoltelle classiche; poi c'era Margo con i suoi libri di diete e i suoi cosmetici, in fine Gerald con i suoi libri sugli animali, il suo acchiappa farfalle e il suo fedelissimo amico a quattro zampe Roger.
Corfù, Grecia. |
In questi cinque anni la famiglia cambia ben 3 ville e nel giardino di ognuna di queste Gerry riesce a scoprire tante specie di farfalle, lombrichi e insetti vari. Il bambino, che non frequenta la scuola ma frequenta delle lezioni private in casa con dei professori, ha tanto tempo per esplorare l'isola e conoscere tutti gli animali che la abitano.
Gerry inizia così a dare asilo a tutte le specie di piccolissimi insetti che trova in giro per l'isola e li ospita dentro comodi barattoli di vetro. Conoscendo meglio l'isola però inizia a portare a casa altri tipi di animali, come gazze, serpenti, gufi e chi più ne ha più ne metta; a differenza dei piccoli insetti, però, questi animali riescono a farsi notare in casa e portano, giustamente, scompiglio tra i familiari e gli ospiti che sua madre invita costantemente nella villa.
“Il nuovo arrivato (una tartaruga, ndr) fu formalmente battezzato Achille e si rivelò una bestiola intelligentissima, simpatica e dotata di un particolare senso dell’umorismo. Oltre alla passione per le fragole, in Achille divenne sempre più forte la passione per la compagnia umana. Bastava che qualcuno andasse in giardino a prendere il sole o a leggere, e subito si sentiva un fruscio tra i dianti e la faccia seria e rugosa di Achille si affacciava tra le foglie. Se stavi seduto in poltrona, si contentava di avvicinarsi il più possibile ai tuoi piedi e là cadeva in un sonno tranquillo e profondo, con la testa pendula dal guscio e il naso appoggiato al terreno.”
Questo libro è molto "dolce", non mi viene altro termine per descriverlo. Gerald Durrell è certosino nei suoi racconti, che non erano le semplici marachelle di un bambino di 10 anni. Ho imparato tante parole nuove e non solo di animali, ho conosciuto tante specie che non conoscevo e tante curiosità sulla loro vita.
L'aria che si respira in questo romanzo è quella di casa, di famiglia, di allegria. Nonostante si parli molto di animali è una lettura piacevole anche per chi non se ne intende molto, ma semplicemente ama la natura. Io, per esempio l'ho amato particolarmente, l'ho trovato una fonte di svago e di divertimento, mi è piaciuto il modo di scrivere dell'autore, non l'ho trovato mai monotono.
Nonostante il romanzo sia impostato sulla mentalità del Gerald bambino, in quanto è narrato con innocenza e sincerità, si percepisce dalla scelta precisa dei vocaboli che a raccontare la storia è il Gerald Durrel adulto. Inoltre, si può dedurre che la trama non è il pilastro portante di questo romanzo, gli avvenimenti sono raccontati in ordine cronologico come una serie di aneddoti. Viene rispettato un filo narrativo, le descrizioni sono molto dettagliate e gli avvenimenti divertenti collegati alla famiglia sono sparsi per tutto il libro.
I protagonisti, dalla serie "The Durrels" |
A me è piaciuto molto, mi ha sinceramente divertita, ho immaginato molto facilmente l'isola grazie alle descrizioni di Durrell e ho riso a crepapelle. Ho saputo inoltre della presenza di una serie, che tratta proprio dei Durrells, non l'ho ancora vista, ma la voglio recuperare al più presto.
Come sempre sapete che non so dare un voto ai libri che leggo, purtroppo non sono una brava blogger, quello che vi dico, come sempre è...
Leggetelo!
Baci
Coraline 🌷💙
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